pp.96 brossura 15x21
C`è un filo rosso che attraversa le vicende meridionali per oltre nove secoli? Il "primo Stato opera d`arte" ha finito per provocare un effetto serra? C`entrano il Regnum e la sua tradizione giuridica con il ginepraio di leggi in cui ci ritroviamo? Quanto hanno pesato gli errori di politica economica, la pressione fiscale insostenibile ed i vincoli normativi sul mancato sviluppo? Sono gli antichi baroni i padri nobili del rapporto tra politica e malaffare? In che misura il passato continua ad ipotecare il presente? A queste e ad altre domande l`autore cerca risposte ripercorrendo la storia del Mezzogiorno, dall`avventura dei Normanni e dall`incoronazione di Ruggero II a Federico II, dagli Angioini agli Aragonesi, dalla dominazione spagnola ai Borboni, alla fine di un regno, alla nascita di un altro e della repubblica, alle "provvidenze" per il Sud. Viene fuori un quadro variegato nel quale si evidenziano i vuoti, i ritardi e gli abbagli culturali, la divaricazione tra potere e comunità, le radici del sommerso dilagante in tutti i campi e l`altalena di illusioni e delusioni che proiettano la loro ombra sul futuro in Europa alle soglie del Duemila.