pp. 337, rilegato
Ristampa anastatica del volume "Poesie. In dialetto leccese ed in...pulito" datata 1922. In questo lavoro l`autore esprime la sua ironica verve tutta salentina. Lecce, la città che meglio sa ispirarlo, è presente, con le sue minute caratteristiche, nei suoi bozzetti poetici, sovente in un dialetto mischiato a quell’italiano approssimativo e certamente comico che esprime chi, abituato ad interloquire in vernacolo, vuole ‘pulizzarsi’ ovvero tenta di parlare in un raffinato idioma italico.