pp. 206, brossura
Il paesaggio agrario è stato indagato con approcci culturali molto diversi che hanno privilegiato temi e aspetti di vario genere e interesse. Dipende dall’ottica con la quale si vogliono affrontare i problemi che emergono dalla sua osservazione e dalla preferenza per alcune piuttosto che per altre questioni l’individuazione dei criteri ai quali ispirarsi nel corso dell’indagine. Nelle pagine di questo volume, l’analisi del paesaggio agrario, inteso come sintesi dell’intervento antropico a scopi eminentemente produttivi, ha come obiettivo fondamentale la ricostruzione delle caratteristiche principali assunte dalla sistemazione dello spazio rurale in un determinato contesto territoriale. In questa prospettiva l’analisi è correlata ad una serie di problematiche che, a partire dalla descrizione e interpretazione delle forme assunte dall’agricoltura, coinvolgono fenomeni sociali ed economici ben più complessi. Dalla commistione di tutti questi elementi è possibile ricavare interessanti termini di riferimento per valutare il ruolo svolto dalle diverse aree geografiche in cui si segmenta il Mezzogiorno continentale in relazione ai processi di crescita o di stagnazione che ne hanno caratterizzato la storia nel corso del lungo periodo. La raccolta dei saggi inseriti nel libro intende essere, pertanto, un’esemplificazione della complessa organizzazione produttiva riscontrabile nelle campagne pugliesi durante l’età moderna, sullo sfondo di un arco cronologico plurisecolare nel corso del quale si definiscono gli equilibri territoriali destinati a caratterizzare a lungo la realtà meridionale.