pp. 79,brossura 12,5x20,5cm; ill. B/N
(L'integrazione promossa da Alois Riegl della storia dell'arte nella famiglia delle moderne scienze storiche ha avuto conseguenze durevoli per la sua teoria della conservazione formulata nel 1903. La relazione tra opera d'arte e monumento guadagna una nuova definizione, in cui il valore dell'antico come dimensione della storicità fa da sfondo. Il catalogo dei valori monumentali e la loro reciproca considerazione offre alla prassi di conservazione la possibilità di esaminare 1 problemi del restauro nell'ottica di questi aspetti fondamentali della conservazione).
Nella "teoria dei valori" Riegl pone tra l'altro la separazione tra il lavoro storiografico e ogni possibile azione di intervento sull'opera. Il problema centrale è quello di distinguere l'atto cnitàco, che non può che essere provvisorio e aperto, dall'azione tecnica sull'opera stessa. Anzi, l'azione di tutela deve puntare essezialmente a salva
guardare la possibilità di rinnovamento della conoscenza, Persino i segni dell'invecchiamento possono essere visti,nel pensiero riegliano, come un "valore artistico" aggiuntivo che non inficia la responsabilità di tutelare il monumento in quanto documento.