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1936. Da Felline, paesino del tacco d’Italia, il giovane Quintino è costretto a partire per la Spagna dove imperversa la guerra civile. Il giovane lascia la famiglia e la sua terra e ben presto conoscerà la sofferenza della lontananza, il dolore della prova e il non-senso di un conflitto. "È come provare a costruire castelli di carta in una tormenta. Cadono. Cadono continuamente e irrimediabilmente, senza rialzarsi mai più. Succede ogni volta, sia quando attacchiamo, sia quando ci difendiamo. Mi chiedo quando toccherà a me. Cosa sentirò davvero in quel momento, sarò in grado di rendermi conto di cosa mi sta accadendo? Spero proprio di no. Se così deve essere, che così sia."
