pp.96 brossura 24x21; ill. B/N Si potrebbe definire la fotografia un elogio della luce. E la fotografia di Sponziello, con l’occhio dell’autore intento a disporre il soggetto entro un’atmosfera netta e vibrante insieme, cerca ed esalta la luce. Il fotografo intende quasi carpirne il segreto e accrescerne, dove sia possibile, il tasso di magicità. Oppure manipola in studio la lastra o la pellicola, in sede di ritocco e di sviluppo, per circondare di un alone luminoso le figure, per ricavarne un maggior rilievo plastico, la vibrazione adatta a conferire al soggetto fotografato una "qualità" distintiva: insomma, la cifra personale ed unica alla quale aspira chiunque intenda non essre solo un banale registratore di quanto vede.