pp. 86, brossura
L’esistenza con le sue varie difficolta rimane tema privilegiato della poesia di Pellegrino e fulcro ritornante della sua poetica. Ma l’esistenza perde i connotati della soggettivita, pur rimanendo sempre legata all’intuizione personale del poeta, per dilatarsi in una forma di fatalita ritornante, che e l’essenza della vita coinvolgente in se il teatro dell’uomo e il suo naturale palcoscenico. Il personale malessere esistenziale si oggettiva nella presenza attiva delle memorie e dei sentimenti, si nutre del loro fisico riproporsi nella poesia, tende a costituire un macrosistema di trame che toglie specificita agli oggetti e li proietta nell’area della indeterminatezza e della suggestione metaforica.